Spesso sottovalutati o trascurati, gli shopper – o più in generale le borse – sono tra gli oggetti di merchandising più duttili e multitasking tra quelli rintracciabili sul mercato. Ciò, se da un lato li espone al rischio di standardizzazione, dall’altro li rende molto desiderati da clienti e semplici curiosi. La loro diffusione, soprattutto in ambito fieristico e negli eventi, ne è la prova più lampante.

Cosa rende gli shopper così interessanti? Una combinazione unica di fattori.

  • Si tratta di un prodotto che si presta a numerose funzioni. In ambito fieristico è particolarmente gradito perché mette a disposizione del cliente un recipiente capace e pratico dove collocare opuscoli, dépliant e cataloghi, anche in numero considerevole. In altri contesti, può svolgere ottimamente la stessa funzione in molte situazioni diverse, compresa la più ordinaria spesa al supermercato.
  • Può essere gestito in maniera agevole anche in grandi quantità. In genere, si tratta di prodotti in stoffa senza elementi rigidi, che possono essere facilmente ripiegati e collocati in altri contenitori e persino in tasche mediamente capienti.
  • Infine, si tratta di un oggetto di lunga durata e facilmente riutilizzabile, proprio in virtù della sua versatilità.

Come per tutti i prodotti in tessuto, anche per gli shopper esiste la possibilità di diversificare l’offerta in base alla destinazione d’uso del prodotto. Se si tratta di oggettistica per uso interno, la fattura può essere più elementare e i materiali più economici (ma pur sempre resistenti e durevoli), mentre in caso di diffusione come merchandising è necessario presentare una linea di design curata e accattivante.

Allo stesso modo, se il merchandising è pensato per essere diffuso in ambito esclusivamente fieristico, oppure tra gli addetti ai lavori, si può pensare a una brandizzazione più evidente. Mentre se l’intento è quello di rendere il prodotto utilizzabile senza remore anche in contesti esterni all’azienda, bisogna trovare la chiave grafica e di design per rendere il logo visibile ma al tempo stesso discreto, senza ostentazioni pacchiane e forzate: un equilibrio delicatissimo, che si ottiene solo attraverso attenti studi di design.

Infine, bisogna sempre tenere presente che ogni oggetto di merchandising deve essere coordinato con una strategia di marketing globale e rispettarne le linee guida, e persino un semplice shopper non fa eccezione. Oggi i modelli di shopper sono innumerevoli e si differenziano gli uni dagli altri in maniera talvolta decisamente marcata: ci sono quelli più sportivi e informali ma anche i modelli che rimandano, come foggia e materiali, a prodotti di pelletteria di alta qualità. La scelta del gadget, in questo caso, deve essere armonizzata con l’identità che l’azienda vuole proiettare all’esterno tramite i suoi prodotti. Il marchio si distingue per un’impronta giovanile e dinamica? Lo shopper dovrà essere innanzitutto pratico, colorato, informale. Si tratta, al contrario, di un brand che punta sull’eleganza e lo stile? Ecco allora che lo shopper tenderà più a somigliare a una borsa da ufficio, con materiali più raffinati, linee morbide e colori neutri.