Tra le principali tecniche di impressione del logo di un’azienda su una linea di corporate clothing, il ricamo è sicuramente la più preziosa e quella che può vantare il migliore impatto visivo. Un ricamo ben fatto assicura colori vividi e ben stagliati sui materiali, oltre a una maggiore durata nel tempo rispetto alle altre tecniche (in particolare la stampa a caldo, la più economica ma anche la più precaria). Alcuni esperti di alta sartoria arrivano ad affermare che un ricamo realizzato a regola d’arte sia praticamente eterno: una dichiarazione certamente iperbolica, ma che ben fotografa il livello di considerazione di cui gode questa tecnica presso gli addetti ai lavori. 

Rispetto alla serigrafia e soprattutto alla stampa digitale, la personalizzazione di un capo d’abbigliamento con la tecnica del ricamo sarà più costosa, si rende pertanto necessario, in sede di valutazione costi-benefici, determinare se l’esborso sia o meno in linea con il budget destinato a questa specifica area del marketing.

I ricami non sono tutti uguali, e non vanno bene per ogni capo d’abbigliamento. Ciascuna famiglia di indumenti si presta maggiormente a essere decorata con un ricamo specifico, che ne assecondi la collocazione, la resistenza dei materiali, le modalità d’uso e ovviamente la visibilità. Cerchiamo di vederci più chiaro. 

In linea di principio, possiamo distinguere tre grandi famiglie di ricami: quelli realizzati a mano, quelli a macchina manovrata manualmente da un operatore e quelli a macchina automatizzata. Ciascuna di esse presenta delle specificità – e dunque delle destinazioni d’uso – ben precise.

Il ricamo a mano è il diretto discendente dell’attività artigianale diffusasi su larga scala in Europa a partire dal XII secolo d.C., ma presente a macchia di leopardo in varie aree del mondo conosciuto (dall’Egitto alla Cina per intenderci) sin dall’antichità. Le tecniche di ricamo sono decine, dalle più conosciute (punto croce, punto reale, punto quadro) alle più rare e ricercate, ma tutte sono accomunate dal prestigio del lavoro artigianale, unito alla complessità della lavorazione. Di certo il ricamo a mano non è la soluzione più indicata per una produzione di serie, a causa dei lunghi tempi di lavorazione. Tuttavia, a prescindere dal tipo di capo d’abbigliamento interessato, se si ha in mente una fornitura di pregio a tiratura limitata – ad esempio per un evento specifico –e se si dispone di un budget adeguato, può rivelarsi una scelta vincente.

Il ricamo a macchina ha una storia ormai più che centenaria, e sebbene le macchine per cucire odierne garantiscano velocità di esecuzione notevoli e assoluta precisione nel controllo del punto, i principi meccanici del loro funzionamento sono gli stessi delle prime macchine di inizio XIX secolo. Il ricamo a macchina classico implica una perfetta sinergia tra parte meccanica ed elemento umano: in altre parole, la presenza di un artigiano è sempre necessaria per guidare la macchina nella direzione giusta. Ciò garantisce un controllo costante dell’artigiano sul prodotto nel corso del processo creativo, e la possibilità di effettuare cambi o correzioni in corsa. Ciò rende il ricamo a macchina indicato soprattutto per piccoli lavori e/o su tessuti leggeri, dove la verifica costante della congruità del risultato rispetto al progetto iniziale è uno dei requisiti indispensabili. quest’ultimo si colloca in posizioni delicate, come i polsini, il colletto o il taschino ad altezza petto.

Il ricamo a macchina automatizzata è l’ideale per produzioni seriali che necessitano di grandi quantitativi. Inoltre è la tecnica che fornisce la migliore sintesi tra velocità di produzione, versatilità e precisione operativa. Il tutto a costi contenuti, soprattutto se si lavora su tirature importanti. Trattandosi di un procedimento completamente preordinato (la macchina viene programmata e impostata prima di avviare la produzione).

Le moderne macchine per ricamo computerizzate presentano un livello di rifinitura e una quantità ampia di opzioni a disposizione del cliente .

Bisogna inoltre considerare che per capi particolarmente ostici, superfici ampie e/o tessuti molto spessi, questa è l’unica tecnica che garantisce dei risultati ottimali. Proprio per questo motivo, il ricamo automatizzato trova ampio utilizzo nella personalizzazione di polo, giubbotti, pantaloni e cappelli.