Come e quando è nata l’idea di fare nascere la serigrafia Giuliani?

Mio marito, Francesco Paoli, iniziò come tipografo in un’azienda qui, a Borgo San Lorenzo. Ci entrò che aveva 15 anni e dopo poco aveva imparato molto bene le tecniche della stampa. Nel 1968 il suo titolare lo passò al ruolo di venditore che svolse per due anni. Nel ‘71 vinse un concorso alle ferrovie dello stato. Francesco amava il suo lavoro, in tipografia intendo… non era tipo da stare fermo in stazione. Il suo animo era curioso e intraprendente. Infatti da lì a poco Francesco accolse la proposta del suo ex titolare di provare a sviluppare la stampa su oggettistica su cui si cominciava a raccogliere numerose richieste in parallelo a quella su carta.

Mi ricordo che Francesco e sui cugino Valerio costruirono i primi rudimentali tentativi per la stampa serigrafica. Non c’era nessuno che in quegli anni facesse stampa serigrafica… almeno nella zona di Firenze. Avevamo uno stanzone sotto casa e loro, come dei bambini nel costruire le proprie armi da gioco, comprarono una botte di latta, la tagliarono e sotto ci misero una luce. Fecero un telaio di legno, ci misero la seta, poi presero della gelatina e la incisero. Provarono… Dio solo sa quanti tentativi hanno fatto per migliorarsi e scoprire le tecniche migliori. Fu così che, da soli, capirono che potevano incidere e stampare… quello che era un gioco divenne un lavoro!

 

E te che facevi in quegli anni?

Io lavoravo come sarta in una grande azienda. Da ragazza abitavo in un minuscolo paesino vicino al posto di lavoro. Nel ‘72 sono rimasta incinta per la prima volta e Francesco aveva già iniziato con i suoi esperimenti di serigrafia. Nel nostro magazzino arrivarono sempre più richieste per stampe. Si cominciò a comprare macchine per la stampa dei calendari e per la stampa piatta. Si lavorava conto terzi per aziende del territorio. Nel ‘78 ho partorito Francesca, la mia secondogenita e non avevo intenzione di rientrare a lavorare come sarta. Così, in quello stesso anno, si decise di rimettere a norma i magazzini dove avevamo lavorato fino a quel momento e di aprire l’azienda individuale: SERIGRAFIA M. GIULIANI, che era frutto degli sforzi di Francesco ma che prendeva il mio nome! Da dipendente a imprenditrice.


Avete avuto aiuto e finanziamenti?

No macché… non esistevano, ma l’attività prometteva bene e quello che guadagnavamo serviva per investire in macchinari e nuovi prodotti per migliorarsi. Da quando abbiamo iniziato non c’è stato uno stop, eravamo sempre in crescita, così cominciai ad avere dei dipendenti. In alcuni momenti eravamo anche in 9 a lavorare nella mia azienda… ovviamente da aprile a dicembre perché il lavoro era stagionale. Francesco dava una mano per curare i contatti con i terzisti. Lui era curioso e ingegnoso. Io invece ero precisa e volenterosa così organizzavo il lavoro e stampavo, stampavo… Dio solo sa quanto ho stampato nella mia vita!


Qual era l’oggetto più richiesto quando avete iniziato l’attività?

I cubi di carta, molto usati dalle banche, ne ho stampati tantissimi! Mi ricordo che facevamo i turni per non interrompere la produzione. Negli anni ’80 poi l’oggettistica da stampare diventò sempre più varia: ombrelli, posaceneri, portachiavi… via via cambiavano in base alle nuove esigenze e alle nuove scoperte tecnologiche.


Quando avete pensato di fare nascere anche l’Europromo?

L’Europromo è stato lo step successivo che abbiamo dovuto fare nel ‘98. Già nel ‘92 era entrata a lavorare con noi nostra figlia Letizia, che aveva fatto studi grafici e ci permise di ammodernare l’azienda. Si comprarono computer, stampanti, plotter etc. Si cominciò a pensare di trasferirsi in una nuova sede. Nel ‘97 finiva la scuola anche Francesca, che aveva un’indole più commerciale, come suo padre. Ci eravamo da poco trasferiti e pensammo di creare anche una vera e propria azienda di articoli promozionali che incentivasse il lavoro della serigrafia. I tempi erano cambiati, dovevamo dare un servizio più completo e sempre migliore: avevamo la serigrafia, dovevamo creare un nostro reparto commerciale! Nel 1998 nacque l’Europromo e titolare fu l’ultima donna arrivata in famiglia, mia figlia Francesca! La fine degli anni ‘90 ha segnato il cambio generazionale nella nostra storia aziendale. Letizia prese le redini della serigrafia, Francesca del commerciale con l’Europromo.


Come è cambiato il settore della stampa su oggettistica in questi anni?

Gli inchiostri si sono via via sempre più raffinati sia nella tenuta, nei colori che nei componenti: oggi che sono in pensione, vedo che con inchiostri eco si riesce a fare una stampa bella e duratura molto più di quella di una volta quando dovevamo usare il catalizzatore.

Adesso esistono molte tecniche di stampa. Prima per stampare su t-shirt c’era solo la stampa serigrafica, ora c’è anche quella digitale e una tecnica di personalizzazione come il ricamo. Posso dirti Lisa che, come si è evoluto il mondo dell’oggettistica adeguandosi alle nuove esigenze e alle nuove tecnologie, così si è evoluto il mondo della stampa nei modi e negli strumenti.


Che cosa ti piace di questo settore?

La creatività, da sempre. Non ti nego che mi dispiacque molto lasciare il lavoro da sarta… mi piaceva cucire! Però mi è piaciuto molto anche stampare: ogni volta c’era qualcosa di diverso da imparare e perfezionare. Lavorare in proprio è una scelta dura: significa non avere orario e non staccare mai!


La percentuale di donne che lavorano oggi nelle vostre aziende è molto alto. E’ sempre stato così?

Si, abbiamo sempre avuto molte dipendenti donne e sono fiera di questo. Le donne sono più precise rispetto all’uomo e più pacate nel lavoro manuale.

Un pensiero su “Storia dell’azienda. Intervista a Marcella Giuliani

  • lucia dice:

    Brava Lisa con questa intervista hai fatto conoscere meglio a tutti noi dipendenti della Europromo l’amore che Francesco e Marcella hanno avuto per il lavoro e per la famiglia, tanto da far crescere l’azienda per le loro due figlie. Lucia

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